Quali sono le migliori app di trading? Se lo chiede chi vuole investire nei mercati, magari adottando un approccio speculativo, e contestualmente non vuole rinunciare alle comodità dello smartphone. Per inciso, non è l’unica domanda che ci si dovrebbe porre, visto che il trading online mediante app pone in essere una serie di interrogativi sulla reale efficacia di questo strumento rispetto al più consueto trading mediante piattaforme per laptop.

Vale dunque la pena esplorare l’argomento, parlando approfonditamente delle app di trading e fornendo ovviamente una panoramica delle soluzioni migliori per chi vuole investire da cellulare. Lo faremo in questa guida, che offrirà anche qualche spunto generale per chi vuole fare trading al giorno d’oggi, magari con asset “moderni”, come le criptovalute.

 

Perché utilizzare le app di trading?

Le app di trading non sono certo una novità degli ultimi anni. Già da molto tempo buona parte dei broker si è attrezzata per fornire una versione per smartphone dei propri software di investimento, ovvero delle cosiddette “piattaforme”. Ciò da un lato rincuora, in quanto suggerisce un certo percorso di crescita e ottimizzazione. Dall’altro, però, non toglie nulla ai dubbi legati non tanto alla qualità delle app, quanto ai vincoli imposti dallo smartphone. Il riferimento è alle dimensioni del display, alla praticità del touch screen in luogo della tastiera e del mouse, alla potenza dell’hardware.

La domanda da porsi è: questi dubbi trovano conferma nella realtà? E se sì, inficiano l’esperienza di trading?

La risposta è che in effetti fare trading mediante app è leggermente diverso dal fare trading sul pc, con le piattaforme nella loro versione originale. Tuttavia, diverso non significa peggiore, almeno in questo caso.

In buona sostanza, il trading via app non è un trading di serie B.

Al netto di tutto ciò, vanno considerati alcuni vantaggi oggettivi dell’utilizzo dello smartphone, sempre in una prospettiva di trading speculativo. Vantaggi che, è bene mettere le mani avanti, sono pressoché esclusivi, ovvero estranei alle modalità di investimento standard, che fanno uso del computer.

Il riferimento è alla possibilità di operare quando si vuole, dove si vuole e in assoluta libertà. Lo smartphone è un pc in miniatura, e ciò vale per le attività professionali, per l’intrattenimento e quindi anche per il trading. Non è un dettaglio di poco conto. Le occasioni di guadagno possono emergere da un momento all’altro, ed è bene coglierle a stretto giro. Ecco, con le app di trading è possibile farlo, con il pc no. In buona sostanza, le app permettono di coprire il mercato 24 ore su 24, almeno in via potenziale.

 

Cosa significa fare trading con le app

I dubbi circa il trading con le app sono sostanzialmente infondati. La verità è che le applicazioni hanno raggiunto un livello di efficacia e un’abbondanza di feature del tutto paragonabile alle versioni laptop. Ovviamente, qualche compromesso va fatto ma non riguarda certo le app, bensì le modalità di utilizzo dello smartphone.

Se l’impiego massiccio del touch screen vi dà fastidio, se il display ristretto e posto in verticale vi dà noia, il trading via cellulare non fa per voi. Se invece trovate accettabili questi compromessi, il trading mediante app può rappresentare un’alternativa da prendere seriamente in considerazione, e che può imprimere una svolta alla vostra attività di investimento.

Ovviamente, esiste prodotto e prodotto. Fare trading con le migliori app di trading significa vivere un esperienza diversa da quella che offrono le app “medie”. In buona sostanza, ci si può affidare alla reputazione dei vari broker, sicché un broker stimato e di qualità fornirà quasi certamente un app all’altezza delle aspettative.

L’esempio più calzante è eToro. Il broker è di qualità, e lo è anche la sua app di trading.

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Al netto di tutto ciò, vanno presi in considerazione alcuni criteri, quando si valuta un app di trading.

  • Caratteristiche del broker lato innovazione. Un broker può esprimere di base una certa qualità, ma se difetta un po’ in carica innovativa, se è solito adottare un approccio classico, in un certo senso istituzionale, la sua app potrebbe lasciare a desiderare. Se viceversa il broker è famoso anche per le sue innovazioni, per la capacità di tenersi aggiornato, allora è probabile che fornisca un’app all’avanguardia.
  • Interfaccia. Buona parte dell’esperienza del trading via app dipende dal modo con cui l’applicazione gestisce l’interfaccia. Questa dev’essere comoda, favorire sia la lettura che l’impiego di strumenti. Non è sempre facile trovare la quadra, vista la penuria di spazio e soprattutto l’orientamento del display, che negli smartphone, come tutti sanno, è verticale.
  • Funzioni. Fino a qualche tempo fa, le app garantivano un numero di funzioni inferiore a quello delle controparti laptop. Da qui, il pregiudizio che le app siano un surrogato delle piattaforme. Da qualche anno a questa parte non è più così, almeno in via tendenziale. Dunque, prima di scegliere un’app è bene verificare che sia a posto lato funzioni.

 

Le migliori app di trading

Dunque, quali sono le migliori app di trading? Qui di seguito presentiamo una selezione minimale, che però potrebbe benissimo fare parte di una top tre. Ovviamente, sono scaricabili attraverso App Store, se siete in possesso di un iPhone, o su Google Play, se invece lavorate su uno smartphone Android.

 

eToro

eToro è uno dei migliori broker in assoluto. Tra le ragioni del suo successo, la capacità di aggiornarsi continuamente e in alcuni casi di anticipare le esigenze dei trader. Ciò si traduce, tra le altre cose, nella messa a disposizione di un’app sostanzialmente perfetta, che replica tutte le funzioni della piattaforma laptop. L’app di eToro è in un certo senso anche divertente, in quanto è molto curata graficamente.

Sullo sfondo, tutta la qualità che eToro è in grado di esprimere. Qualità che si declina in un’offerta di asset completa, che copre tutte le classi. L’approccio ai costi è morbido, in quanto vengono privilegiati gli spread alle commissioni. Tra i punti di forza di eToro vi è la possibilità di fare trading con il Bitcoin sia mediante acquisto e vendita di valuta reale, sia nella veste di sottostante, quindi attraverso i CFD.

eToro è conosciuto però anche per il servizio di Copy Trading. Grazie a questo servizio è possibile copiare letteralmente i trade di altri utenti. Potenzialmente, si guadagna senza fare niente. Nella realtà, è comunque necessario profondere un minimo di impegno nell’individuazione del “cavallo vincente”. Ciò non toglie nulla all’utilità del servizio. Anzi, rappresenta una risorsa non solo per guadagnare ma anche per imparare (tramite osservazione).

 

xStation di XTB

xStation è la piattaforma proprietaria di XTB. E’ disponibile in tre forme, ovvero laptop, browser (che non richiede installazione) e per l’appunto app. La versione app, che potrebbe porre in essere qualche dubbio in termini di funzionalità viste le peculiarità del device, in realtà si rivela assolutamente all’altezza delle altre due. Il feeling è il medesimo, e lo stesso si può dire delle funzionalità analitiche e soprattutto operative. Ciò denota grande attenzione da parte di XTB rispetto alle esigenze dei trader, oggi sempre più abituati a operare via smartphone.

Al di là di ciò, XTB è un ottimo broker. Opera principalmente con i CFD, che rappresentano il prodotto derivato più apprezzato dagli investitori per la praticità e la capacità di sfruttare le oscillazioni di prezzo. Anche l’approccio ai costi è ottimale, e si basa proprio come in etoro sugli spread.

 

Capital.com di Capital

Capital.com è la piattaforma mobile, ovvero l’app, di Capital. Anche in questo caso si segnala una sostanziale identità tra il trading via app e il trading via pc, a dimostrazione della lungimiranza di Capital. Per inciso, si tratta di uno dei broker più apprezzati, forse quello del taglio più istituzionale. Eccelle in ogni aspetto: offerta, che è ampia e varia; qualità dell’infrastruttura; costi, che sono mediamente bassi.

Anzi, da questo punto di vista opera una scelta potenzialmente rivoluzionaria: impone il deposito minimo iniziale a 20 euro, sostanzialmente una cifra record, e che permette a tutti di iniziare a fare trading. Inoltre, predispone molti conti di trading, tutti ben differenziati e in grado di soddisfare le esigenze di trading di diversa levatura ed esperienza.

 

Un focus sul trading delle criptovalute: due metodi a confronto

Una parte consistente dei trader che preferiscono le app alle piattaforme PC investe sulle criptovalute. Ciò non deve stupire. Infatti, il trading con le app e il trading delle criptovalute hanno in comune un elemento: richiedono entrambe una certa apertura alle novità, alle nuove tecnologie. Le criptovalute, infatti, sono considerate da molti come gli asset del futuro, e infatti fanno riferimento a tecnologie che promettono di rivoluzionare il mondo delle transazioni e le attività di condivisione dati.

Vale la pena quindi spendere qualche parola sul trading delle criptovalute. Per esempio, approfondendo la questione dei “due metodi”. Come abbiamo visto eToro permette di acquistare e vendere Bitcoin reali e, allo stesso tempo, commerciare con i CFD.

E’ uno dei pochissimi broker a offrire questa doppia possibilità. Dunque, si tratta di scegliere tra questi due approccio. Quali sono le principale differenze?

Ebbene, acquistare e vendere criptovalute reali significa riuscire a costruire e-wallet, e quindi spendere le suddette criptovalute per acquistare beni o servizi. Significa ovviamente realizzare, potenzialmente, dei buoni surplus comprando basso e vendendo alto. Tuttavia, va detto che le transazioni “reali” scontano una certa lentezza, dovuta alla peculiare infrastruttura tecnica di Bitcoin e affini. Inoltre, in genere impongono commissioni abbastanza elevate. Certo, eToro ridimensiona questi difetti – in virtù della qualità dei suoi servizi – ma è una differenza di cui tenere conto.

Discorso radicalmente diverso per il trading con i CFD. Per inciso, sono prodotti derivati in tutto e per tutto simili ai Future, con l’unica differenza che sono emessi direttamente dai broker e quindi Over The Counter. Ciò non inficia sulle garanzie di sicurezza in quanto i broker, almeno in Europa, sono strettamente regolamentati.

I CFD non presuppongono la proprietà reale dell’asset, che agisce puramente in qualità di sottostante. Dunque, è precluso l’utilizzo di criptovalute come valute alternative all’euro, al dollaro etc. Tuttavia, permettono di sfruttare le oscillazioni di prezzo. Inoltre, costano mediamente molto meno e sono più rapidi. Non è un caso che buona parte dei trader di criptovaluta preferisce operare attraverso I CFD.

 

Consigli per fare trading con le criptovalute

Fare trading con le criptovalute è facile? La risposta corretta sarebbe: dipende. Nello specifico, dipende dal proprio grado background, dal proprio bagaglio di competenze. Di certo, chi giunge da altri mercati e quindi ha una buona esperienza alle spalle parte avvantaggiato. Tutti gli altri, però, possono imparare. Basta immettersi in un percorso formativo degno di questo nome e profondere impegno per ottenere risultati, magari a medio e breve termine. Il consiglio quindi è di formarsi attraverso tutti i canali possibili: dai manuali ai corsi, dai webinar ai tutorial, passando per l’affidamento a un mentore.

La teoria è importante, ma la pratica lo è ancora di più. Ora, fare pratica può essere pericoloso, se lo sfondo è il mercato reale. Tanto vale, quindi, testare le proprie capacità attraverso una simulazione. Il riferimento è ai conti demo, che simulano i conti reali e quindi permettono di fare trading sì sul mercato reale ma… Per finta. I movimenti di prezzo sono veri, le funzioni sono le medesime dei conti standard ma gli ordini e ovviamente il capitale messo a disposizione sono fittizi. In generale, un ottimo strumento per fare pratica senza rischi.

Per inciso, tutti i broker che abbiamo nominato (eToro, XTB, Capital) offrono un conto demo, ovviamente utilizzabile anche tramite app.

Un altro consiglio da seguire è tenere sempre in conto le differenze strutturali e operative tra le criptovalute e gli altri asset. La differenza più grande riguarda la volatilità: le criptovalute sono molto più volatili degli altri asset, e ciò impone una diverso approccio interpretativo a quanto emerge a grafico.

Impone anche un diverso approccio per quanto concerne l’analisi tecnica e fondamentale. Lo scopo, nel primo caso, è evitare i falsi segnali, che in contesti iper-volatili sono molto frequenti. Un’idea potrebbe essere quella di utilizzare più indicatori, in modo che uno funga da controprova dell’altro.

Lo scopo dell’analisi fondamentale, invece, è riuscire a intuire o a contestualizzare i movimenti di prezzo non sulla base di market mover stabili, che nel trading crypto non esistono, bensì sulla scorta di market mover estemporanei. Questi corrispondono a dichiarazioni e provvedimenti di policy maker e grandi uomini di impresa che prospettano cambiamenti circa due argomenti che stanno molto a cuore agli investitori crypto: la regolamentazione e l’integrazione nel sistema economico, in vista di un riconoscimento ufficiale o sostanziale quale valuta per l’acquisto di beni e servizi.

Per inciso, l’assenza di market mover stabili è dovuta all’indipendenza e alla decentralizzazione tipica di tutte le valute, a partire dal Bitcoin. Non esistono banche centrali o altri enti che possano manipolare l’offerta, non esiste nessuna economia nazionale o sovranazionale che possa influenzare o farsi influenzare dal Bitcoin. Ciò impone una sensibilità marcata verso l’approvvigionamento di notizie e un’attenzione costante rispetto a ciò che accade al di fuori del mercato.

Una panoramica sulle criptovalute: Bitcoin e i suoi fratelli

Il panorama delle criptovalute è ben differenziato. Dunque, è bene rendergli onore, presentano le criptovalute più frequentate.

  • Bitcoin. È la criptovaluta più famosa del mondo, la prima a salire alla ribalta, in grado di fingere da benchmark rispetto alle altre valute virtuali. Nonostante il tempo, e una tecnologia che forse rischia di cedere il passo, è ancora la più capitalizzata, la più attrattiva e frequentata.
  • Ether. È la principale rivale di Bitcoin, anche perché vanta struttura e obiettivi radicalmente diversi, decisamente alternativi. In realtà, è parte di un progetto più grande, Ethereum, una infrastruttura che promette di rivoluzionare il mondo delle transazioni e della condivisione dati.
  • Ripple. Si tratta di una valuta di “utilità ovvero di una criptovaluta nata appositamente per assolvere a una funzione, per facilitare un’attività. Nello specifico, il passaggio di denaro tra un paese e l’altro, attualmente compromesso dai costi di trasferimento transnazionali. In ragione di ciò, Ripple è una valuta molto utilizzata, dalla buona capitalizzazione.
  • Litecoin. E’ una criptovaluta che attinge a piene mani dall’esperienza di Bitcoin. In un certo senso, può essere considerata come una Bitcoin “moderna”. La tecnologia, infatti, è la stessa, solo un po’ più ottimizzata. Le performance, almeno sulla carta, sono migliori ma è ancora sottocapitalizzata rispetto al Bitcoin stesso.
  • Neo. Neo sta a Ether come Litecoin sta a Bitcoin. La struttura è simile, e lo stesso si può dire delle funzioni. Anche in questo caso, però, si segnala una capitalizzazione minore rispetto al “benchmark”, più per una questione di immagine e di percezione degli investitori, che di effettiva qualità delle performance.

 

FAQ

Cosa sono le app di trading?

Le app di trading sono app che permettono di investire su vari asset. In genere, rappresentano le controparti mobile delle piattaforme di trading offerte dai vari broker.

Che differenza c’è tra le app di trading e le piattaforme per pc?

Le migliori app di trading offrono un’esperienza paragonabile a quelle delle piattaforme, in termini di efficacia e comodità. Tuttavia, presentano alcune differenze, che riguardano principalmente le peculiarità degli smartphone, come la necessità di utilizzare il touch screen, il display di piccole dimensioni e orientato verticalmente.

Qual è la migliore app di trading?

Alcune app di trading esprimono una grande qualità. Tra le migliori in assoluto spicca quella di eToro, che offre un’esperienza sostanzialmente identica, per opportunità e comodità, alla piattaforma per pc. Per inciso, eToro è uno dei migliori broker in circolazione, soprattutto per quanto concerne il trading con Bitcoin. Infatti, consente di acquistare e vendere Bitcoin reali, ma anche di commerciare in CFD che lo pongono come sottostante.

Le app di trading sono sicure?

La risposta è sì. D’altronde, i broker devono rispettare rigidi requisiti di sicurezza, e questi coinvolgono anche il trading via smartphone.